David Eddings
Biografia:
Nato a Spokane, nello Stato di Washington, trascorre la sua infanzia nella zona del Puget Sound, una vasta e complessa insenatura sulle cui coste si trova anche la città di Seattle. A scuola, dimostra un precoce talento per la letteratura e la drammaturgia, tanto da vincere un concorso nazionale di oratoria, e con la propensione ad impersonare i principali ruoli maschili delle opere teatrali scritte da lui.
Ottiene una laurea di primo livello, (BA), in Letteratura al Reed College di Portland, Oregon nel 1954, ed il MA a Washington nel 1961. Tra il 1954 e il 1956 serve nell'Esercito statunitense. L'attività lavorativa inizia con alcuni anni di lettorato universitario, abbandonato per un più redditizio impiego presso una drogheria di Denver. Contemporaneamente, comincia a lavorare su quella che diventerà la sua prima opera di narrativa pubblicata, High Hunt (1973), la storia di quattro cacciatori di cervi, che differisce nei temi e nello stile dalle opere che lo renderanno un autore famoso, e che finisce per essere uno specchio della realtà contemporanea agli anni '70. Convintosi della possibilità di diventare uno scrittore, torna a Spokane, riprendendo per mantenersi il lavoro all'interno di una drogheria. Al tempo stesso, lavora a molti altri progetti narrativi, simili al primo, che rimarranno inediti.
La scoperta della fantasy avviene per caso. Una mattina, prima di recarsi al lavoro, scarabocchia una mappa che in seguito diventerà la base per il mondo di Aloria. Tempo dopo, vede nella vetrina di una libreria il capolavoro di Tolkien e, incredulo, scopre che esso si trova alla sua settantottesima edizione. Intuisce che in quel filone ha delle possibilità, ritrova la vecchia mappa e comincia a lavorare sulla progettazione della storia che diventerà La Saga dei Belgariad, la sua opera più famosa.
La moglie Leigh Schall Eddings, che è stata anche una preziosa collaboratrice nella scrittura delle sue opere (il suo compito, per ammissione dello stesso David, è stato soprattutto quello di suggerire atteggiamenti e parole dei personaggi femminili), ed il cui nome a un certo punto ha cominciato esplicitamente ad affiancare il suo nei frontespizi dei suoi libri, muore dopo una serie di attacchi cardiaci all'inizio del 2007. Due anni dopo, David Eddings si spegne per cause naturali nella casa di Carson City, Nevada.
Il Times lo ha catalogato come uno dei dieci migliori autori fantasy di sempre.
Fonti: Wikipedia
Opere:
La saga dei Belgariad è la prima scritta dall’autore mentre l’epopea dei Mallorean è il seguito.
Dopo anni su diverse richieste dei fan l’autore assieme alla moglie ha pubblicato altri 3 libri.
Saga dei Belgariad
- Il segno della profezia
- La regina della magia
- La valle di Aldur
- Il castello incantato
- La fine dei giochi
Saga dei Mallorean
- I guardiani della luce
- Il re dei Murgos
- Il signore dei demoni
- La maga di Darshiva
- La profetessa di Kell
Libri "postumi"
- Belgarath il mago
- Polgara la maga
- Il codice rivano
Riassuntini:
Le due saghe ruotano attorno a Garion il protagonista ed alla sua particolare famiglia.
Saga dei Belgariad
Al centro vicenda troviamo il manufatto da cercare, conquistare che permetterà di sconfiggere il cattivo di turno.
Il nostro Garion, da giovane imbranato (ed anche un po’ scemotto) viene costretto ad intraprendere un viaggio, qualcuno vuole ucciderlo.
Perché cercano proprio lui, un semplice ragazzo nato e cresciuto in campagna? Come mai sua zia conosce così bene quel vecchio vagabondo che ha deciso di aiutarli?
Man mano che il viaggio prosegue si uniranno diversi personaggi (guerriero, arciere, ladro, vi ricordano niente? =p ) per arrivare allo scontro finale. Chi vincerà? Bene o male?
Epopea dei Mallorean
La lotta tra bene e male si fa più ardua, la storia è la continuazione della precedente saga, qualcosa (qualcuno?) è venuto a disturbare la pace provvisoria che si era creata. Era una pace fittizia, l’universo potrebbe venire disintegrato a causa di una serie di scelte sbagliate. Riusciranno i nostri eroi a non distruggere l’intero universo?
Belgarath il mago
In cui viene narrata la storia del Vecchio Lupo, di quando giovane scapestrato incontra il suo maestro, del suo ruolo nell’equilibrio del mondo fino a giungere alle vicende di Garion.
Polgara la maga
Stessa storia di Belgarath, vengono narrate le vicende di Dama Pol dalla sua nascita fino all’incontro con Garion.
Il codice rivano
Il making of delle serie, voluto dai fan dell’autore, ci sono consigli dell’autore su come scrivere un libro fantasy, le diverse indicazioni che ha usato per scrivere e delineare i personaggi, le descrizioni e gli appunti dei luoghi, e le storie dei vari popoli.
Recensione personale
Nella saga di dei Belgariad ci sono tutte le prospettive per il classico fantasy godibile.
Avventura, azione, magia, una buona trama, personaggi molto ben delineati che rientrano nelle tipiche categorie (guerriero, spia, mago, ecc). Si potrebbe dire niente di nuovo sotto il sole, ma lo stile dell’autore non lo rende noioso; anzi, la saga è coinvolgente ed anche molto divertente e canzonatoria, certo si cade un po’ nei cliché in alcuni punti, ma l’autore se ne cava fuori in fretta.
Nell’epopea dei Mallorean Eddings riprende tutta la saga e la riscrive.
I protagonisti sono più o meno gli stessi, gli avvenimenti sono molto simili. Praticamente l’autore ha copiato sé stesso. Vorrebbe strizzare l’occhio al lettore raccontando una storia sul perché all’eroe ricapitano le stesse cose, ma al lettore viene solo voglia di centrargli l’occhio…
Ci sono nuovi personaggi che assomigliano ai vecchi per la maggior parte; cambiano i luoghi, ma ci ritroviamo sempre con la stessa storia. Secondo me ha semplicemente sfruttato il successo dell’opera precedente per far soldi…
Belgarath e Polgara invece sono state delle belle scoperte.
Certo, la storia è nota, sono personaggi principali nelle due saghe ed inevitabilmente si finisce per conoscerli. Si ripercorrono le storie dei due personaggi negli anni precedenti, ma il testo è ben scritto, scorrevole ed i personaggi sono molto ben delineati. Si vede che sono stati scritti per i fan e non per mero interesse economico.
Il codice rivano. Non leggetelo!
E’ un’autocelebrazione dell’autore. Ci sono diversi punti in cui ci sono le idee iniziali della storia, il modo in cui è stata scritta e la storia dei popoli, è vero. Ma il testo si apre con un elogio al genio dell’artista, per la serie “io sono un genio, tu lettore un povero idiota”. Sconsiglia a chiunque di prendere carta e penna in mano (tra le righe si legge anche “perché non potreste mai arrivare al mio livello). Basti pensare che l’autore si considerava anche superiore a Tolkien. E…
No, ok, mi fermo, non voglio iniziare inutili polemiche.
Ultimo appunto:
Tutti i libri devono necessariamente seguire l'ordine, non sono romanzi che possono essere presi singolarmente (eccezione per Belgarath, Polgara ed il codice rivano).
Nel complesso, la prima serie la consiglio vivamente, la seconda se ci tenete, ma vi ho avvisati dell’inutilità. Per quanto riguarda i “fuori serie” Belgarath e Polgara sono da leggere, mentre… No, quel coso* finale lasciate perdere, ci guadagnate in soldi e salute!
*NdF: dicesi coso “il codice rivano”.
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